Dio e l'evoluzione
Un dialogo che si svolge tra un neurologo, proteso oltre la stupenda funzione del cervello e soggiogato dal fascino della sua dissolvenza nel pensiero e una biologa, a sua volta capace di avvertire nell'evoluzione una "Causa Prima", cui rimandare l'origine della vita e la costituzione delle leggi che operano in tutto l'universo. Poiché non vengono condivise le idee espresse da biologi e antropologi sulla possibilità di un'evoluzione "per caso", si è tentato di dimostrare che non esiste nessuna possibilità che "il caso" abbia avuto alcun ruolo nel dare l'avvio alla nostra esistenza di esseri pensanti. Per questa ragione si è insistito molto sul linguaggio, ma anche sugli aspetti morali di un'evoluzione.
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