Il fiore della mia vita
Sibilla ha sedici anni e un destino che la priva prematuramente della gioia della vita: nel giro di sei mesi dai primi sintomi della malattia la ragazza muore. La leucemia ruba i sogni di un'adolescente che si affaccia al mondo e che inizia a prendere coscienza della propria crescita fisica, intellettuale ed emotiva. L'esistenza di Sibilla si perpetua nel tempo grazie agli scritti, una serie di lettere e di riflessioni, che lascia e che portano il lettore a riflettere sul senso della vita. La parte conclusiva dell'opera riporta le considerazioni dell'autore. La storia di Sibilla, verosimile nella sua tragicità , vuole essere un messaggio di amore inteso nel senso più ampio del termine e di fede: la vera felicità viene raggiunta, secondo l'autore, attraverso la sofferenza, perché è solo attraverso l'esperienza del dolore che si riesce a prendere coscienza di sé e a comprendere il proprio prossimo.
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