Il colore del sole
I racconti di Paolo Guaitani sono brevi, fotogrammi di un film che descrivono una realtà avvolta in una luce fredda, densa di fumo, dove i luoghi e i personaggi riflettono solitudine e fatica a vivere, nonostante gli ambienti tratteggiati siano rumorosi, pieni di gente e di apparente divertimento. Il linguaggio è essenziale e semplice, a volte crudo, quasi silenzioso, come nel racconto "Silenzio antico" in cui l'autore narra con poche parole la morte di un amore, che avviene, semplicemente, senza fare rumore. Una storia d'amore finisce "come un tubetto che spremuto rilascia l'ultimo dentifricio e che vuoto, tra le mani per un momento, non suscita stupore". Sono le parole quasi lapidarie di Paolo Guaitani che proseguono, con meno freddezza: "spesso le cose muoiono dolcemente, senza lo shock di un collasso". Ma tutto questo silenzio in verità urla la disperazione, la rabbia e la paura di vivere dei suoi protagonisti.
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