Giovani ubriachi all'osteria di Hitler
A Barbaiago, un piccolo centro della Val Padana, quattro giovani liceali di ottime famiglie si dichiarano apertamente neonazisti, sopportando il muro eretto nei loro confronti da compagni, insegnanti e genitori. Ciascun ragazzo - il protagonista sin dall'inizio del racconto, gli altri successivamente - si immedesima con fervida fantasia nelle vesti di un famoso gerarca tedesco, addirittura uno di loro viene definito "il piccolo Hitler", e insieme discutono di ciò che potrebbe essere modificato nelle attuali istituzioni e di come certe situazioni potrebbero cambiare. L'attenzione dei giovani viene catturata da un foglietto che pubblicizza le incredibili doti della Maga Osiridis, capace con infusi di erbe di far rivivere ai propri clienti una qualsiasi vita anteriore essi scelgano. Naturalmente i ragazzi fissano un appuntamento e pagano un cospicuo cachet alla Maga ma qualcosa non funziona, e loro non vivono da eroi a Berlino il culmine del regime come avrebbero desiderato. La rabbia e l'arroganza dei quattro si trasforma in furia che devasta tutto ciò che li circonda, portandoli direttamente in prigione. Dalla finestra della loro cella i ragazzi osservano un pezzetto di cielo e scoprono che esiste un'unica Grandezza.
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