Quando la terra morirà. I primi passi verso l'esodo spaziale e il futuro dell'umanità nel cosmo
Come può la specie umana assicurarsi un futuro indeterminato, che vada ben oltre quello che può offrirgli il suo pianeta di origine? Quando la nostra stella, il Sole, sarà arrivata al termine della sua vita trasformandosi in una gigante rossa ed espandendosi fino ad inglobare almeno i pianeti più interni del sistema solare, per sfuggire all'estinzione dovremo essere in grado di viaggiare fino a un pianeta extrasolare abitabile, o almeno che riusciremo a terraformare. Per fortuna, la vita del Sole è ancora molto lunga, dell'ordine dei miliardi di anni, e abbiamo tutto il tempo per imparare a farlo. Anzi, in tempi decisamente minori dovremmo essere in grado di colonizzare buona parte della nostra galassia. Gli Autori percorrono autorevolmente la strada che permetterà alla specie umana di diventare multiplanetaria, descrivendoci come potremo per prima cosa ritornare sulla Luna, non accontentandoci di missioni impronte e bandiera, (come si dice in gergo) ma iniziando una vera colonizzazione, per poi dirigerci verso Marte che potremo colonizzare e, in un futuro più lontano, terraformare. Ma la vera sfida che ci attenderà, sarà raggiungere i pianeti che orbitano intorno alle altre stelle, a cominciare da quella più vicina a noi, Proxima Centauri, che, inaspettatamente, ha un pianeta, forse di tipo terrestre. Nel libro sono descritte le possibilità, per ora ancora ipotetiche, di sviluppare nuovi tipi di propulsione, necessaria per questo viaggio, e le altre tecnologie che ci permetteranno di divenire una vera civiltà multiplanetaria, che abbraccerà un numero crescente di sistemi. Alla fine della lettura ci rendiamo conto che quegli universi, sognati dalla fantascienza, hanno una base scientifica e tecnologica e che la specie umana ha un destino che va ben oltre il piccolo pianeta su cui ha visto la luce.
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