Vivere per amare. L'amore conserva l'uomo e il creato
«Se le prime due parti del libro, salvo alcuni dettagli, possono essere assimilate ad una lettura panoramica della vita di interesse comune, la terza non può che rappresentare, in un certo qual modo, la fase dell'introspezione. D'ora in poi sarò più personale nell'esaminare le argomentazioni. Protetto dal velo della discrezione vi condurrò in ambienti più privati, proverò ad attirare l'attenzione su degli eventi che fungeranno da salvacondotto per passare dall'area comune dell'esistenza agli spazi privati di chi vi parla». L'opera è frutto di un'osservazione attenta sui diversi passaggi socio-esistenziali che hanno coinvolto in particolar modo l'Occidente. Una moderna geo-politica spinge i popoli verso una nuova compagine sempre più multietnica su territori storicamente divisi per cultura e segnati da guerre. Da più parti emerge un desiderio comune: vivere in pace! Ciononostante, il percorso si presenta arduo e difficile. Con diverse riflessioni l'autore tenta di portare alla luce la matrice vera che si frappone tra il sogno e la realtà. Gli ostacoli di turno, farciti sempre da interessi di parte, disorientano le masse, mentre i soggetti più attenti e giudiziosi si lasciano prima coinvolgere ma poi cercano soluzioni di comodo. La causa vera, però, va cercata altrove e smascherata. Solo così comincerà l'era della pace. L'autore non si limita a raccontare fatti con un certo distacco ma condivide parte della sua esperienza per dimostrare quanto siamo tutti coinvolti in prima persona. Il linguaggio poetico arricchisce e completa l'esposizione senza complicare la lettura. L'opera destinata al grande pubblico si presta anche come un ottimo strumento per ulteriori e specifici approfondimenti.
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