Quale futuro ...
Un testo quello dell’autore Angelo Strazzella, per affermare che il tessuto industriale italiano è una realtà che ha come asse portante le piccole e medie imprese familiari e rappresenta uno dei grandi patrimoni del nostro Paese che dobbiamo preservare e cercare di tramandare, per quanto possibile, ai nostri figli. In momenti come quello che stiamo attualmente vivendo, nel quale si accendono conflitti armati di impressionante crudeltà, il clima ambientale vistosamente reagisce agli errori commessi dall’uomo e dove la visione del futuro è più offuscata del solito, uno dei compiti più complessi è riuscire a determinare le strategie di successo per un’impresa. Ma, da che mondo è mondo, le sfide, per quanto difficili, devono essere affrontate. Nel panorama imprenditoriale italiano, e in quello dell’intero Occidente, le imprese familiari sono quelle che più di altre contribuiscono a creare valore aggiunto e determinare un positivo contributo al benessere economico collettivo. In Italia sono attive, tra piccole, medie e grandi imprese, oltre 4 milioni di aziende. Di queste, circa 800.000 sono a conduzione familiare, una realtà che rappresenta circa l’85% del totale ed il 70% degli occupati. A fronte di questi dati e questi scenari, in gran parte sconvolgenti, la successione nelle aziende familiari a volte rappresenta una garanzia di longevità dell’impresa, a volte una precarietà che tocca il nervo scoperto della leadership. La politica da attuare nelle family business rende necessaria l’implementazione di nuovi modelli di guida, aprendo gli scenari anche a nuove figure esterne alla famiglia, dotate tuttavia di forti capacità gestionali.
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