Rassegna italiana (1933-1952)
Nel 1994 la Fondazione Julius Evola pensò di pubblicare una serie di libri intitolata "Biblioteca Evoliana" che riunisse tutte le collaborazioni del filosofo. L'idea era dovuta a Gian Franco Lami, professore di Filosofia della Politica all'Università di Roma "La Sapienza", che è però improvvisamente morto nel 2011, lasciando incompiuto questo il lavoro. Oggi quelle pubblicazioni riprendono grazie all'editore Luciano Lucarini. La collaborazione di Evola a "Rassegna Italiana", rivista diretta da Tommaso Sillani, ha inizio nel 1933 e si conclude nel 1942. Evola venne apprezzato soprattutto per la sua familiarità con la cultura tedesca. Nei suoi articoli teorizzò la necessità di perseguire una Nuova oggettività, al di là di illuminismo razionalistico e di sentimentalismo romantico, per recuperare la dimensione elementare e cosmica della vita. Ripropose l'"Imperium" quale unica alternativa al cosmopolitismo, al sovietismo, e a quell'idea di Reich che si stava imponendo in Germania, su basi esclusivamente naturalistico-biologiche. Insomma, nel contesto storico degli anni Cinquanta, in cui la destra istituzionale tendeva a proporsi come partner di governo dei partiti confessionali e/o di centro, la rivoluzione culturale del pensatore romano, per questi ambienti, aveva assunto i tratti di una provocazione inattuale.
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