Adriano Olivetti e il progetto di Comunità. Relazioni e ruolo del sindacato unitario
A cinquant'anni dalla morte di Adriano Olivetti, questo volume vuole rappresentare il punto di vista di un "sindacalista" della UIL, per testimoniare l'intreccio originale ed unico tra un imprenditore "atipico", colto, lungimirante ed un sindacato di partecipazione, altrettanto "sui generis". Oggi, nel contesto della gravissima crisi internazionale che stiamo attraversando, si presenta un'occasione storica per mettere al centro del nuovo sistema economico le persone e le loro capacità, lo sviluppo effettivamente sostenibile, il radicamento nel territorio, anche come contrappeso a quel "villaggio globale", veicolo di importanti occasioni e nel contempo di seri rischi identitari. Un nuovo equilibrio dovrebbe preoccuparsi di assicurare a tutte le latitudini, con un'azione progressiva, la soddisfazione e il rispetto delle istanze sociali, a garanzia di giustizia e, nello stesso tempo, di corretta competitività. Se gli insegnamenti derivanti dalla crisi daranno l'opportunità di favorire un nuovo paradigma, con un approccio più riformista ed umanista, l'opera di Adriano Olivetti e quella dei tanti che hanno creduto in lui acquisterà quel significato profetico che troppi, frettolosamente, avevano, invece, liquidato come "utopia".