Si può sempre scegliere di lasciarsi

Si può sempre scegliere di lasciarsi

«Si può sempre scegliere di lasciarsi» parla di quel che resta di sé al di fuori della coppia, il luogo dove spesso ci si perde e nel quale non si è più felici. Eppure, nonostante questo, molti scelgono di non lasciarsi mai. La paura di ritrovarsi soli, di fare i conti con la persona che si è diventata e la frequentazione con altre coppie nelle quali ci si ritrova, porta a pensare che sia giusto perseverare nella propria infelicità. La protagonista si lascia attraversare dal dolore per quella che ritiene una scelta subita e in realtà non voluta. Si ritrova a guardarsi allo specchio e a non sapere più chi sia la persona che è diventata. Lo strazio di non sentire più il suo ex, il fatto che lui non la cerchi e che lei abbia la forza di non farlo, la vedrà obbligata a far pace con quel che è stato, a riscoprire nuove cose di sé, con la fase obbligatoria dell'abbrutimento che, di per sé, ha sempre qualcosa di tragicomico. Per tornare a stare bene la protagonista sceglie di non risparmiarsi al dolore, di affrontarlo da sola, perché è sola. E il passaggio più importante sarà cambiare la parola "sola" in "libera".
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