Akhenaton. L'antico Egitto tra storia e fantasia
Il faraone Akhenaton, che governò l'Egitto alla metà del XIV secolo a.C., è stato studiato più di ogni altro personaggio della storia egizia. Ritenuto da molti l'inventore del monoteismo ed il primo essere umano della storia ad essere ricordato in quanto individuo, egli affascinò ed ispirò studiosi di egittologia e talenti creativi in campi diversissimi, come Sigmund Freud e Philip Glass. Questa 'biografia' descrive quanto si sa dell'Akhenaton reale e i miti cresciuti sulla sua persona. Esamina le opere storiche sul faraone e sul suo regno, scritte spesso con criteri eurocentrici inapplicabili all'antico Egitto, e l'archeologia di Amarna, la capitale di Akhenaton. Indaga sulla straordinaria sopravvivenza del faraone nell'ambito della cultura e sul modo in cui è stato usato come elemento validante di cose tanto diverse come la psicanalisi, l'eguaglianza razziale e il nazismo. Montserrat rileva che il modo in cui Akhenaton è stato concepito dai moderni non si è mai fondato semplicemente sull'evidenza di dati storici ed archeologici certi, ma si è sviluppato come una sorta di allucinazione culturale, influenzato dall'immaginario occidentale sull'antico Egitto e dalle moderne lotte per la legittimazione e l'autorità. Combinando un'aggiornata sintesi storica con nuove vaste ricerche d'archivio, "Akhenaton: l'antico Egitto tra storia e fantasia" è il primo libro a studiare criticamente i motivi per i quali l'archeologia dell'antico Egitto continua ad affascinarci. Acuto sul piano teorico, scritto in modo da catturare il lettore, è illustrato con molte interessanti immagini in gran parte inedite ed è rivolto a chiunque si interessi in modo cólto e non banale ad Akhenaton o all'archeologia e alla storia dell'antico Egitto.
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