L'attore fisico. Come utilizzare il movimento per l'immedesimazione del ruolo
Contenitore di ricordi comuni e custode di emozioni personali, il corpo può rappresentare per l'attore memoria "tangibile" di stati d'animo. Questo manuale rappresenta un percorso didattico pensato per l'attore in cui la danza, intesa come disciplina artistica del muovere, scompone la sua identità frammentandosi in parti distinte e comprensibili che possano creare e fortificare livelli di percezione, gestione e suggestione. Perché sia possibile fondare la propria poetica sulla propriocezione è necessaria una preparazione fisica che attraversa doverosamente una fase di decodifica del linguaggio del corpo. Questo percorso a ritroso consegna parallelamente una lettura e una capacità riproduttiva dell'immediatezza del gesto ispirato, restituendone sia la forza visiva che l'impatto emotivo. La nuova organizzazione fisica si incastra con l'esperienza di "sogni abitati" dove il movimento non agisce per una riproduzione imitativa bensì evocativa. La suggestione legata ai percorsi segnerà le nuove esperienze come ricordi del corpo, ricordi capaci di affiorare nel "momento attoriale". Questo "viaggio" fisico della mente, concepito per comprendere le ragioni del corpo, termina con il ritorno al linguaggio parlato, in un alchemico gioco tra la metrica musicale, quella della parola e quella motoria, che implica nuove e vincolanti masticazioni delle singole frasi tese a combattere le abitudini melodiche del parlato.
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