Script. 42.La «Schreiber theory»
Questo è un numero monografico di Script dedicato alla pubblicazione del pamphlet di un critico americano, David Kipen. Dopo cinquant'anni di ininterrotto predominio anche negli USA della "teoria dell'autore", Kipen ha deciso di scrivere un breve, ironico ma indignato manifesto. Dice Kipen: "Qualcuno ricorda chi ha scritto Casablanca o A qualcuno piace caldo? Immaginate una biblioteca in cui i romanzi siano ordinati per editore. Un bibliotecario matto ha deciso volontariamente di ignorare gli autori. Assurdo, no? Come potrebbe il lettore leggere e giudicare i lavori di un autore, osservando il sorgere e lo svilupparsi di tematiche come per secoli ha fatto la critica biografica, se qualcuno disseminasse i libri per ogni dove? Adesso sostituite "sceneggiatori" a "scrittori" e "registi" a "editori" e otterrete l'ottica in cui siamo stati abituati a ragionare sui film dall'avvento nella critica della "teoria dell'autore", circa cinquant'anni fa. In base a tale critica, il regista merita tutti gli onori. L'"auterism", ci ha spinto a concentrare l'attenzione sui temi e i motivi comuni alla filmografia di un determinato regista, a scapito di quei poveri e oscuri scribacchini che si limitavano a inventare una storia, crearne i personaggi, gli ambienti in cui le vicende si svolgono, le azioni, le scene e i dialoghi, in una parola si limitavano a scrivere il film. Il libro che state leggendo è un tentativo di rimettere ordine tra gli scaffali della biblioteca del cinema americano."
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