Divorzio «breve» e «facile»
A distanza di quarant'anni dalla riforma del diritto di famiglia, e dal referendum abrogativo della legge sul divorzio, la l. n. 55/2015, il cosiddetto divorzio breve, riduce drasticamente i tempi per ottenere lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio. Ora è possibile chiedere il divorzio dopo sei mesi dalla separazione consensuale o dopo un anno in caso di separazione giudiziale. La legge anticipa anche il momento dello scioglimento della comunione legale tra i coniugi. La riforma interviene sulla legge del divorzio a pochi mesi di distanza dal d.l. n. 132/2014, convertito in l. n. 162/2014, con il quale è stato introdotto il cosiddetto divorzio facile, che consente ai coniugi di sciogliere il vincolo attraverso un accordo raggiunto con la negoziazione assistita da avvocati o, in casi determinati, direttamente davanti al sindaco anche senza l'assistenza dell'avvocato. Il coordinamento dei due provvedimenti ha mutato completamente la fisionomia dell'istituto, rendendo il divorzio più veloce e valorizzando l'autonomia privata dei coniugi, favorendo gli accordi delle parti. Il volume, corredato da un'esauriente appendice normativa comprensiva delle prassi, si propone di illustrare tutte le novità introdotte dalle due riforme destinate a incidere non solo sui tempi, ma anche sugli aspetti economici e patrimoniali della crisi, e infine sulla natura stessa dell'istituto del divorzio e della famiglia.
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