Violazioni e sanzioni delle leggi tributarie
Le sanzioni tributarie sono state disciplinate per decenni dalla legge 7 gennaio 1929, n. 4, che era riuscita a mettere un ordine mirabile in una materia che, dai tempi dell'unificazione dell'Italia, si era andata sempre di più ingarbugliando. Fissati, con criteri semplici e chiari, i confini tra violazioni penali e violazioni amministrative, la legge aveva individuato i giudici competenti per le une e, rispettivamente, per le altre. Aveva inoltre "creato" la polizia tributaria per l'accertamento di ogni specie di violazione, conferendole poteri sufficienti per l'espletamento dei suoi compiti. Che cosa sia successo da un certo momento in poi, essenzialmente a partire dalla riforma tributaria del 1972-73, è materia che deve ancora essere approfondita. Certo è che la legge del 1929 è stata "scardinata", sopraffatta da una congerie di norme che sembrano aver riprodotto quel garbuglio che essa aveva consentito di superare. Non ci sentiremmo di attribuire propositi perversi agli autori dello sfacelo, che sono stati certamente animati da buone intenzioni. Ma è a tutti noto come di buone intenzioni siano lastricate le vie dell'inferno. Questo libro costituisce un tentativo di far luce nel ginepraio. Esso, inoltre, si occupa di tutto il sistema tributario e non soltanto, dunque, degli abusati settori delle imposte dirette e dell'Iva.
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