Sconosciuti. Le «storie negate» di 200 vittime della guerra civile nella bassa Brianza

Sconosciuti. Le «storie negate» di 200 vittime della guerra civile nella bassa Brianza

Sulla scia di una storiografia recente, per la quale "la pietà è un sentimento indispensabile per chi scrive di storia", perché "aiuta a vedere le cose dal basso e non dall'alto" (per usare le parole di Giampaolo Pansa, I vinti non dimenticano, Ed. Rizzoli, 2010, che non a caso compongono la quarta di copertina del volume), Bergna prende in considerazione i fatti accaduti nei mesi immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale, trattando in particolare le morti violente di cui furono vittime i fascisti, o presunti tali, in quei giorni tribolati. L'area considerata è quella della Brianza centro-meridionale, il metodo è quello della ricerca storica ottimamente documentata e puntuale: paese per paese vengono presentati numerosi casi, supportati da documenti dell'epoca, molti dei quali inediti, e articoli giornalistici.
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