Il sentimento della pittura
Ramon Gaya (Murcia, 1910 - Valencia, 2005) approdò in Italia nel 1956 in maniera definitiva, dopo un lungo esilio messicano iniziato nel 1939 e causato dalla sconfitta della II Repubblica spagnola e dall'inizio della dittatura franchista. Fin da bambino Gaya aveva dimostrato un innato talento per la pittura che a soli diciassette anni lo portò, grazie a una borsa di studio, prima a Madrid, dove conobbe le più eminenti figure dell'arte e della cultura spagnola, e poi a Parigi dove frequentò l'avanguardia pittorica di allora, Picasso tra gli altri. Saggista e poeta non tardò a farsi conoscere attraverso le riviste quali Verso y Prosa, Mono azul, Hora de Espana in Spagna e Las Espanas, Cuadernos Americanos, El hijo Prodigo in Messico. Nel 1960, a Roma viene pubblicato il suo primo volume, "Il sentimento della pittura", nella collana dei "Quaderni di pensiero e di poesia" a cura di Elena Croce e Maria Zambrano nella casa editrice De Luca, volume che pochi mesi dopo apparirà nell'edizione spagnola. Del 1969 è l'edizione di Velazquez, pajaro solitario con l'editrice RM e nel 1996 viene pubblicato Naturalidad del arte y artificialidad de la critica.
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