La regina Mab
Percy Bysshe Shelley, oggi celebre soprattutto per le odi e i lunghi poemi composti nella troppo breve maturità della sua vita, negli anni fra il 1811 e il 1814 era noto nel Regno Unito come un rivoluzionario inarrestabile. Espulso da Oxford e ripudiato per le sue dichiarazioni atee, uno Shelley non ancora ventenne intraprese un vagabondaggio per l'Irlanda e il Galles, dove fu testimone dello sconcertante dislivello sociale. Questo bastò ad infiammare il suo animo, spingendolo a comporre il primo dei suoi poemi, "La regina Mab". La regina delle fate di shakespeariana memoria compare sulla Terra per prendere con sé lo spirito di una fanciulla addormentata, Ianthe, al fine di mostrarle le tre epoche dell'umanità: il passato, il presente e il futuro. Le epoche passate e presenti traboccano di follia, sconvolte dagli istinti brutali e dalle guerre fratricide reiterate dall'uomo, oltre che dall'opportunismo spietato dei governanti e dalla cecità religiosa.