La perestroika dell'ultimo Mussolini. Dalla dittatura cesariana alla democrazia organica
Nell'ultimo Mussolini vi è un anelito di libertà responsabile che motiva la sua perestroika rovesciando l'accusa d'essere stato egli un becchino della libertà italiana per aver denunciato e sostituito il conformismo gregario e livellatore delle democrazie illuministe precipitate nel male oscuro della partitocrazia. In effetti il fascismo non era nato come dittatura, essendosi svolto in essa solo dopo il 3 gennaio 1925 in seguito alla crisi politica succeduta al delitto Matteotti, e sviluppatasi via via in una dittatura cesarista che cadde per implosione il 25 luglio 1943. La Rsi rappresenta un processo di transizione dal mussolinismo cesarista al suo legato politico: una democrazia organica ed olistica di radici greco-romane che va articolando un regime rappresentativo dove, accanto alla democrazia pluralista dei partiti, si colloca quale entità integrativa la società civile dei corpi intermedi.
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