L'uomo che vendeva il futuro
Yates è l'uomo che vendeva il futuro. È l'uomo che ha parlato a centinaia di platee, offrendo ogni volta un ottimismo tagliato su misura per specifiche industrie, specifiche aziende, specifiche versioni del domani. È l'uomo che nello stesso giorno ha ridato fiducia a ecologisti e produttori di pesticidi. È l'uomo che ha licenziato un dipendente il giorno che la figlia era venuta a trovarlo in ufficio. È l'uomo che ha fatto brainstorming, giocando a golf, su possibili atti di terrorismo. È stato l'oracolo dei trend futuri, delle magnifiche sorti del capitalismo. È stato l'incarnazione più splendente del marketing, del cinismo e della spietatezza. Ma. Ma un giorno Yates si ritrova a pronunciare un discorso piuttosto diverso da quello che avrebbe dovuto leggere. Il palco è quello del congresso Futureworld, tra le baracche e gli hotel a cinque stelle di Johannesburg. L'evento è il più importante della sua strepitosa carriera. E proclamare che non sa niente del futuro, né del passato, niente di niente, anziché un suicidio professionale gli vale un nuovo lavoro per il Centro governativo delle Minacce e delle Opportunità Emergenti: viaggiare per il mondo e monitorare l'atteggiamento dei popoli verso l'America. Un lavoro molto, molto pericoloso...Dalla penna potente di un ex pubblicitario che ha venduto il futuro ai più alti livelli, una feroce satira sulla presunzione del mondo occidentale narrata in un romanzo rapido e fitto di colpi di scena, visionario e brutale. Una storia che arriva in tutta Europa dopo aver riscosso l'entusiasmo della critica americana. Una storia che Ridley Scott ha scelto di portare al cinema.
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