Sintomo o simbolo. Due diverse destinazioni dei contenuti inconsci
Una straordinaria somiglianza di fenomeni accomuna le esperienze umane più distanti: i momenti forti dell'esistenza e quelli torpidi della sofferenza, le espressioni alte della psiche e le sue manifestazioni tragiche. Simbolo e sintomo contrassegnano i vertici eccelsi e quelli infimi della vicenda psichica e distendono uno spazio vasto fra normalità e follia. Ma simbolo e sintomo sono estremamente somiglianti e intrecciano normalità e follia con trame di affinità e prossimità. Questo volume nasce da alcune considerazioni su questi contenuti psichici, sorprendentemente simili quanto irrimediabilmente distanti e promuove la riflessione sul loro destino. Gli autori dei saggi qui raccolti, gettando lo sguardo nel profondo della psiche, si interrogano su un enigma forte: come accade che un contenuto inconscio può imboccare la via progressiva ed evolutiva del simbolo oppure quella regressiva e involutiva del sintomo? La relazione tra inconscio e coscienza sembra profilarsi come criterio ineludibile per una teoria della dimensione simbolica e per distinguere al suo interno tra simbolo e sintomo. Analoghi per contenuti e simili nella forma, simbolo e sintomo sono canali di relazione fra inconscio e conscio, ma nelle forme di questa relazione si colloca la loro diversità e si gioca il loro diverso destino.
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