Funzione psicoterapeutica dell'arte marziale
Questo libro è un nuovo inizio. Dopo cinquanta anni di Arti Marziali, la pratica acquisisce una dimensione nuova, che coinvolge qualcosa al di là della mente e del corpo. Si mette in gioco la parola e il suo significato interiore, il gesto e ciò che può provocare a livello psichico. Il Kiai, lo Zanshin, lo stesso significato del Do assumono connotazioni nuove e stimolanti. L'Arte Marziale "Olistica" comprende ogni nostro gesto e si "transustanzia" in un luogo dove l'Es esprime la sua "interna terra straniera". "Qualcuno potrebbe obiettare che un'arte marziale totale già sia esistita in Grecia e questa avrebbe il nome di Pancration. Ma la totalità di questa disciplina è una totalità sommaria, settoriale e in successione temporale; l'Arte Marziale di cui, invece, io ho parlato, ha un'integrità in atto non temporalizzata, che possiamo chiamare "Olistica". In essa va sempre di mezzo l'Anima e il Corpo del praticante, oltre la vittoria e la sconfitta, in un sentimento che è trasfigurazione di se stesso." L'autore cerca di trasmettere questo sentimento al lettore attento, che troverà senz'altro spunti interessanti per capire, migliorare e scoprire all'interno della propria Arte Marziale, quel "ponte" improvvisamente visibile, che lo porterà nella dimensione dell'Es.
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