Angeli senza volto
La poesia di Francesco Rivera si carica di palpitanti densità espressive e, allo stesso tempo, si prosciuga in un eloquio essenziale, in una pronuncia arguta e raffinata ("incollonato", "immensificata") in cui acquista rilievo il gusto per le dotazioni sapienziali - culturalmente erudite -, congiunte all'uso delle metafore, dei precetti d'intelligenza e delle massime eticamente energiche, di genere parenetico, che rivelano dottrina ed esperienza, cimento della logica e magistero del cuore.
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