Dai discordi bellissima armonia
La casa settecentesca di Stefano, affacciata su un ritaglio incantevole del centro storico di Martina Franca, nel cuore della Murgia dei Trulli, si è riempita di ricordi e svuotata di essenza, da quando il prozio Giacomo non vive più con lui. Del tempo trascorso insieme, tra quell'antico edificio e l'accogliente bottega sartoriale, in mezzo a scampoli, rocchetti, forbici e cartamodelli, resta solo un dialogo scucito, compromesso dalla demenza senile e condizionato dagli orari di visita della residenza sanitaria in cui il prozio è ricoverato. Lì Stefano incontra l'animatrice socio-sanitaria Marina, con cui entra subito in conflitto: i due "opposti in accordo" dovranno imparare quanto ogni prospettiva sia complessa e non inscrivibile in una definizione o in un giudizio. Il presente, rappresentato dalle vicende di Stefano, dei suoi amici e degli anziani della RSA seguiti da Marina, scorre parallelamente al passato, innescato dai ricordi di Giacomo e animato da figure indelebili come l'affascinante Anna, l'egocentrico Antonio e l'abile confezionista Martino. Diverse generazioni, a partire dagli anni Quaranta del Novecento, e diverse storie, fatte di dinamiche costruite tanto sulla solidità della famiglia quanto sulla friabilità delle relazioni umane. Un filo sottile, quello tra passato e presente, che Stefano cercherà di riavvolgere e ordire, per ricomporre una trama di amori, rancori, segreti e passioni senza tempo.
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