I movimenti dell'anima. François Delsarte fra teatro e danza
Maestro di attori e cantanti, cantante lui stesso per un breve periodo, musicista ed estetologo francese, François Delsarte (1811-1871) sino a qualche decennio addietro è stato assai poco oggetto di analisi da parte degli studiosi. Le sue teorie sono tuttavia state tramandate oralmente da lui stesso e dagli allievi, venendo accolte, pur con modifiche e varianti, da artisti del teatro e della danza, per alcuni dei quali, per lo più gravitanti nell'ambito dell'avanguardia storica, è diventato una sorta di nume tutelare. In occasione del bicentenario della nascita si è deciso di dedicare un convegno al maestro francese, di cui in questo volume si pubblicano gli Atti; un convegno che fosse soprattutto una ricognizione dei contesti (artistici, recitativi, musicali, filosofici, sociali, fisiognomici) entro cui il suo pensiero si è esplicato, nonché dell'influenza da lui esercitata su talune figure di rilievo, delle consonanze più o meno consapevoli con alcuni artisti o delle diverse letture che del suo magistero sono state date nel corso del tempo (Morelli, Volkonskij, Copeau, Schlemmer, St. Denis, Shawn, Libonati). Ne è uscito un quadro quanto mai interessante, in cui la figura di Delsarte risulta centrale non solo, come è noto da tempo, nella storia del teatro, della danza e del canto in America e in Francia, ma di un certo peso anche in paesi come la Russia e persino l'India.
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