Il problema Croce
Nei primi cinquant'anni del Novecento sembrava che Croce possedesse la chiave di tutti i problemi in ambito filosofico, storico e letterario. Ma oggi è Croce stesso a essere divenuto un problema per la cultura italiana. Non sappiamo come prenderlo, e finiamo per adottare nei suoi confronti criteri interpretarivi antimetodici. Non lo valutiamo per quello che ha fatto, ma per quel che non ha fatto, e continuiamo a rimproverargli la svalutazione della scienza, il fastidio per la letteratura contemporanea, il rifiuto della sociologia. Croce è sempre meno conosciuto, anche negli ambiti in cui avrebbe ancora molto da insegnare. Questo libro si sforza invece di valutare Croce per quel che ha fatto e per quel che ha pensato. Iniziando da quel campo di studi, l'estetica, in cui venne considerate un'autorità indiscussa per mezzo secolo, e dal quale è del tutto scomparso. Si comincia così con una introduzione alla filosofia crociana dell'arte, si riscopre l'attualità dell'accostamento operato da Croce tra estetica ed economia, ci si interroga sui rapporti di Croce con il Romanticismo. Il discorso si amplia poi al legame di Croce con alcuni grandi del passato: Goethe, Flaubert, Warhurg. E si estende alla storia, prendendo in esame i rapporti tra storiografia e arte e la nozione di aneddotica. Ma c'è posto anche per altri aspetti dell'attività di Croce, come la sua contrapposizione all'istituzione universitaria e agli indirizzi culturali in essa dominanti...
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa