La chiesa di Santa Felicita a Firenze
Una veste grafica rinnovata e un più ampio corredo di immagini per l'edizione riveduta e aggiornata della guida della chiesa fiorentina di Santa Felicita, luogo ricco di storia, fulcro di esperienze fondamentali nella storia artistica della città. Prossima a Palazzo Pitti e al Ponte Vecchio, cui è unita dal Corridoio Vasariano, Santa Felicita deve la sua celebrità soprattutto alla Cappella Barbadori-Capponi, eretta da Filippo Brunelleschi nel Quattrocento e decorata un secolo dopo dal Pontormo con lo splendido affresco dell'Annunciazione e quattro tondi raffiguranti gli Evangelisti che fanno da cornice alla pala con la Deposizione dalla croce. Uno dei massimi capolavori del Manierismo, questo "groviglio inestricabile di corpi mossi da una musica immaginaria" (Adolfo Venturi) offusca tuttavia le tante altre opere che fanno della chiesa una tappa irrinunciabile di un soggiorno fiorentino, un percorso d'eccezione lungo un arco cronologico che va dal Trecento - da segnalare il recente restauro degli affreschi della Sala Capitolare e del polittico di Taddeo Gaddi - all'Ottocento, con un momento di non comune altezza come il Martirio dei sette fratelli Maccabei di Antonio Ciseri.
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