Marcello Pietrantoni. L'eterno ritorno
Questa monografia è interamente dedicata ai bronzi di Marcello Pietrantoni, artista che, prima ancora di essere scultore e pittore, si è fatto conoscere soprattutto come architetto. La scultura è una passione coltivata per quarant'anni e vissuta segretamente nel tempo rubato al sonno, in una veglia febbrile capace, ancora meglio del sonno, di dare forma ai sogni mascherati da incubo. Nei bronzi Pietrantoni forgia figure dalla provenienza ignota e remota, innesti tra razza umana e animale, esseri dalle anomalie irrimediabili la cui proporzione risiede, per apparente paradosso, proprio nel sottile equilibrio della sproporzione. Il corpo è in Pietrantoni il teatro di dinamiche psichiche che lo lacerano, lo imprigionano e lo modificano da un punto di vista genetico. Le energie conflittuali che lo attraversano portano questo corpo al limite della consunzione, ai confini del disfacimento in un "tragitto a ritroso", dice l'autore, "in vista di una dilatazione degli strati della coscienza". Il volume rende conto della produzione scultorea dell'artista con le opere eseguite tra la fine degli anni Ottanta e gli anni Novanta.
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