Xenia del Montenegro
Vienna, 1925. Il giovane Jacob, aspirante scrittore, su suggerimento dell'amico T. J. si reca in un casolare abbandonato e inselvatichito dal tempo, dove una sconosciuta gli consegna un pacco di lettere dalle quali può trarre una avvincente trama per il suo romanzo. La donna, misteriosa e affascinante, a lui si mostra però solo di spalle e al buio, seduta davanti alla finestra spalancata sulle prime ombre della sera. Tornato nella locanda, col cuore in tumulto Jacob legge ad una ad una tutte le lettere ed ecco che, dagli inizi del secolo scorso e per tre anni, il passato attraverso queste si riaccende coi fili sottilissimi della sua trama - quella che riemerge è la società aristocratica dell'epoca che già tende al progresso - coi suoi intrighi amorosi, le ipocrisie, le serate mondane e le galanterie dei baciamano; e, sempre attraverso le lettere, ad uno ad uno i personaggi escono dal loro silenzio e si presentano al lettore col loro intimo bagaglio di passioni e di ambizioni. Fra tutti, lei. Xenia. Incredibilmente bella e ricca di fascino, è ambigua, volitiva, turbolenta. Perfida. Di umilissime origini, perché cresciuta in un piccolo villaggio di pescatori del Montenegro, riesce a farsi sposare in seconde nozze da un conte e quando, senza mai sentirsi turbata da soprassalti di coscienza, diventa l'amante del fidanzato della figliastra, in una escalation di vicende drammatiche riesce a distruggere le esistenze di chiunque le vive accanto.
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