Cucchiaio è una culla. Diario della battaglia di Yuyu contro l'anoressia (Il)
Un'infanzia in giro per il mondo. Una madre francese che suona divinamente. Un padre viaggiatore. Una giovinezza ribelle e coraggiosa. Giuditta si muove, scopre, esplora, impara ad avere familiarità con lingue, colori e suoni di Paesi lontani. Profonde energie per gli altri (lavora per diversi mesi in un centro in Bolivia per bambini abbandonati) e mette a frutto la sua esperienza come assistente di volo. Finché non capita la grande occasione: la vedono suonare e una grande casa discografica la vuole. Incide "Mon petit garçon", il brano viene scelto per uno spot televisivo ed è il successo. La magia si ripete con "Bonjour bonjour", il singolo successivo. Stranita, entusiasta, Giuditta, che ormai per tutti è solo Yuyu, ci crede davvero. Scrive altri brani. Ma la casa discografica non punta più su di lei. Si spengono le luci della ribalta. Riceve un'altra proposta, spende tutto quello che ha per avere una seconda opportunità, ma anche questa volta non va. Orgogliosa, si rimbocca le maniche e lavora come cameriera. Sempre più magra. La gente che le era attorno pian piano scompare. E lei è sempre più magra. Affronta la discesa nel tunnel dell'anoressia inventando trucchi micidiali per nascondersi agli altri, vedendo la lancetta scendere sotto i quaranta e il bambino che miracolosamente portava in grembo sparire. Tenta il suicidio. Sempre più magra. Finché non si affida alle cure di dottoresse e operatori di Palazzo Francisci di Todi. Per riscoprire chi sia Giuditta davvero.Questo è il diario di una battaglia, durissima, per rinascere. Un unicum nel panorama letterario di questo genere, perché Giuditta, anche nei peggiori frangenti, non perde mai ironia e spirito, e il gusto per il bello.
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