Woody Allen. Match points
Stendhal disse che non esiste un romanziere che non abbia elaborato una sua propria filosofia del mondo. E questo vale, naturalmente, anche per un autore cinematografico. Woody Allen concede una lunga intervista a Marco Spagnoli per raccontare il suo rapporto con la realtà, con le storie, con il modo di scoprirle e di trasporle. Sette anni di interviste formano l'affresco di uno dei più importanti registi americani del dopoguerra, un uomo che rimpiange l'America degli anni Quaranta e l'Europa di De Sica, che crede nel sesso e si ricrede su Bush. Il percorso nel mondo del cinema dagli inizi fino alle ultimissime produzioni ("Match Point" e l'ultimissimo "Scoop", in uscita nel 2007), l'interesse nei confronti della vita, le gag, i nonsense e i paradossi. E la capacità di stupirsi ancora, per ogni risultato: " Ogni volta, quando un mio film ha successo, mi chiedo: come ho fatto a fregarli ancora?".
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