Non picchiarla, non lo merita. Il dramma del femminicidio in Italia
La manifestazione più classica della violenza coniugale risulta un desiderio ossessivo di possesso e dominio. Un uomo più geloso che ragionevole rivendica la proprietà sessuale esclusiva della sua congiunta ed esige dalla stessa sottomissione al fine di poterla sorvegliare senza tregua. Lui la maltratta quando lei afferma la su indipendenza e quando lei non è abbastanza sottomessa al suo gusto. Accade che lei reagisca. I problemi degli alterchi non sono legati solamente alla gelosia, ma anche ai soldi, ai lavori domestici, ai figli. L'uomo diventa veramente pericoloso quando apprende che lei vuole rompere, che lei è infedele o se lei chiude la relazione definitivamente. Lui annuncia allora che preferisce vederla morta piuttosto che saperla tra le braccia di un altro. Qualche volta l'omicidio è il punto culminante di una lite. Altre volte è il risultato di un progetto a lungo rimuginato. La morte appare come una vendetta perpetrata da un uomo allo stesso tempo rabbioso e disperato al punto di prendere in considerazione il suicidio.