E triste Venezia
Lucca e Venezia fanno da sfondo a questa storia di un amore struggente fra un uomo maturo, critico d'arte, e una giovane bellissima pittrice. Non è un amore impossibile, anche se i dubbi sull'autenticità dei sentimenti possono sorgere legittimi. Ma è certamente un tema non facile che si prestava a scivoloni retorici. Mario Rocchi invece affronta la storia con la scioltezza che gli è consueta, non solo per quanto riguarda lo stile della prosa, ma soprattutto per lo scorrere dei sentimenti che godono di una splendida naturalezza. Tanto che gli avvenimenti, anche quegli interiori, forse i più consistenti, si susseguono in un clima che l'autore ha saputo creare senza misteri ma con un normale avvicendarsi di fatti e di sensazioni. Se un mistero c'è, o meglio una metafora, è quella che si riferisce alla vita e alla morte.
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