All'ombra degli aranci. Tanu e Paulu
"Sorrisi pensando al mattino. Il sole non era più alto nel cielo e mi ricordai dei lupi. Dovevo arrivare prima di notte se non volevo imbattermi in qualcosa di poco piacevole. Mi alzai e, calcato in testa il cappellaccio, ripresi deciso il cammino. Avevo dato uno scopo alla mia esistenza. Non mi sarei lasciato scoraggiare da nulla e da nessuno. Io Tanu Sulari, ntisu Tanu Cuoppula, avevo già vinto."
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