Adriatico. Gli occhi del puma
E un'estate agli esordi. La città si risveglia. Il libeccio soffia bizzoso e caldo. Eccita gli umori, elettrizza le menti. Tra i calcinacci dell'ex cementificio un suicida: un uomo ha deciso di impiccarsi, legando il cappio sulla scala a pioli della ciminiera. Cosa l'ha spinto a scegliere quel luogo? Poi, a breve distanza di tempo, due delitti efferati sconvolgono la festa infinita che si prepara in riviera. L'immagine patinata di un'estate al mare simile a tante altre, vira improvvisamente verso l'omicidio. Due uomini vengono trovati sgozzati in spiaggia. Non ci sono indizi, solo sabbia e sassi. Il commissario Rodi, indaga con caparbietà, misurandosi anche con i propri fantasmi. Marinella, Ginetta, Viviana, Irina sono costrette a raccontare la loro storia. Hanno a che fare con le vittime? E certo che hanno vissuto faticosamente, tra illusioni e cruda realtà. Esistenze spezzate dall'arroganza di uomini che le hanno usate senza scrupolo. Rodi dovrà raccogliere i pezzi delle loro vite, per completare tessera dopo tessera tutto il puzzle. Infine c'è Puma, suonato, schizzato, perso in un disagio mentale che lo fa camminare ossessivamente per le vie della città fino a consumarsi.
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