Il confine
Verso la fine del primo millennio la Roma papale era travagliata da continue lotte intestine combattute dai nobili faziosi, spesso dominati da donne perfide e di pessimi costumi, per contendersi l'elezione dei papi e dominare attraverso questi la città a loro piacimento. Spesso questi papi fantocci, chiamati "papuncoli" o "pontificuli", finivano deposti o uccisi in modo violento. In questo clima efferato e feroce si svolge la trama del romanzo "In nomine Domini" che vede come protagonisti i più importanti membri della potente e scellerata famiglia dei Teofilatto, allora incontrastata padrona della città: la perfida Marozia, l'imbelle Giovanni XI, il saggio Alberico II, il dissoluto Giovanni XII, ed anche l'infingardo Ugo di Provenza, re d'Italia, a loro imparentato. Tutti questi personaggi sono ricalcati fedelmente sui documenti storici del tempo per cui il romanzo, nonostante le efferatezze e le aberrazioni morali che descrive, è perfettamente aderente a quanto accadde in quell'oscuro e terribilmente drammatico periodo storico.
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