Mio cugino Bono. Poeta torinese del Novecento. Con 102 testi letterari di Giovanni Bono trascritti e tradotti da Giuseppe Goria
Questo libro, in pagine di storia significative, non solo per Agliè e Torino, ma per il Piemonte e l'Italia intera, ricorda la vita di un poeta lirico tra i più raffinati del Novecento. Esso intende soprattutto raccogliere quegli elementi biografici che l'eccessiva modestia e l'innata discrezione di Giovanni Bono non hanno lasciato trapelare se non sporadicamente. Rende altresì testimonianza alla classe impiegatizia del Municipio di Torino ben rappresentata, tra il 1880 e il 1966, da tre generazioni di esponenti di una sola famiglia. Soprattutto poi, contribuisce allo studio della cultura in Piemonte, d'altre minore, per notorietà forse, non già per espressioni vivaci di vitalità espressiva. Infine ha il pregio di segnalare il fenomeno tutto subalpino per cui, in un momento storico poco lontano dal trasferimento da Torino della Capitale e relativamente vicino alla tragica fine di Re Umberto II, molti autori, con Nino Costa, scelsero il vernacolo per proseguire il loro cammino letterario, in segno di rispetto per Guido Gozzano, che al successo era stato sottratto prematuramente.
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