Cucina e vini del Garda

Cucina e vini del Garda

Ogni cibo è un derivato del rapporto terra-territorio-colture (P. Camporesi). È come 'un grande codice cifrato'. Ogni ricetta è una frase di questo linguaggio e leggere questi messaggi - conveniamo con Giovanni Ballerini - è un approccio alla conoscenza dell'uomo, dell'ambiente che lo circonda, del suo faticoso e lento rapportarsi con esso, del manifestarsi del suo destino. L'alimentazione, come si è venuta sviluppando nel Garda porta certamente il timbro impresso dalla natura e dai conseguenti condizionamenti indotti dalla geografia, dalla storia, dalla 'dimensione antropologica' dei suoi abitatori. Il Garda non è solo e tanto un bel lago, un orizzonte largo, un paesaggio roseo e gaio con i tratti graziosi e dolciastri che fanno la fortuna dei venditori di cartoline illustrate. Al contrario, è un modo dinamico d'essere della natura, un macrocosmo in movimento che le vicissitudini dell'epopea geologica e fisica e la storia della sua gente hanno permeato di segni che fanno di questa regione una entità geografica autonoma, unitaria seppur composita e contrastante. Non è male conoscerli, questi segni, per decifrare, identificare anche il formarsi dell'etnologia e del costume alimentare di una popolazione.
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