Liberi e forti (e antibolscevichi). Il Partito Popolare Italiano nella Torino «rossa» del 1919
Il libro racconta le personalità di spicco e i militanti, le idee, i programmi e le iniziative, le speranze, le polemiche e i timori negli esordi del Partito popolare italiano a Torino. Appena usciti dalla Grande guerra, i cattolici torinesi sono partecipi del fermento per la nascita del PPI. Forti delle loro organizzazioni ecclesiali ed economiche, salgono con decisione alla ribalta politica, mostrando però marcate differenze tra le diverse anime, dai clericali tradizionalisti alla sinistra sindacale, dai conservatori filo-liberali ai riformisti intransigenti, in un clima segnato da crescenti tensioni sociali e dal confronto con il "pericolo rosso". Ripercorrendo la storia del primo e cruciale anno di vita del Partito popolare a Torino, questo saggio permette ai lettori non solo di conoscerne qualità e limiti, ma anche di comprendere ragioni e orientamenti che hanno condizionato scelte o mancate scelte future.
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