Vivo fino alla morte-Frammenti. Dagli ultimi manoscritti
In questa meditazione, un filosofo dibatte con se stesso quanto alla speranza di sopravvivere, trovandosi nell'impossibilità intellettuale e spirituale di acconsentire a qualsiasi visione ingenua di un altro mondo che dovrebbe essere un doppio, o la copia, di questo mondo. E necessario elaborare il lutto di qualsiasi immagine, di qualsiasi rappresentazione. La seconda parte del libro è composta di testi scritti nel 2004 e nel 2005, che il filosofo stesso ha chiamato "Frammenti" (sul "tempo dell'opera" e il "tempo della vita", sul caso di essere nato cristiano, sull'imputazione di essere un filosofo cristiano, sulla controversia, su Derrida, sul Padre nostro). Testi brevi, redatti talvolta con mano tremante, mentre è già molto affaticato. L'ultimo, della Pasqua 2005, è stato scritto un mese prima della sua morte.