Europa. Tema e variazioni
Italiani, greci, francesi, inglesi, spagnoli... Siamo davvero cittadini di un'unica, grande nazione? A parte la collocazione geografica, quali sono le ragioni per cui possiamo definirci europei? Che cosa lega tra loro popoli, abitudini di vita, lingue così diversi? Il fine di questo saggio è rispondere a domande simili. Come nel corso di una passeggiata all'aria aperta, in cui le strade si chiamano Rinascimento, Barocco, Illuminismo, Romanticismo, José Antonio Jáuregui ci porta a scoprire che quella cultura comune esiste e ha origini antiche: risale alla Grecia classica e al suo concetto di città, alla Bibbia e al Medioevo cristiano. Attingendo a Cervantes e a Shakespeare, a Mozart e a Beethoven, l'autore illustra come la nostra memoria collettiva sia frutto di una sintesi straordinaria. La comune origine europea si può leggere nelle pietre delle cattedrali; nelle radici di certe parole; nella cultura del cibo e del vino; in ciò che abbiamo assimilato dagli arabi e dalle civiltà del Mediterraneo. Che sia la musica o la letteratura, la pittura o il modo di stare a tavola, tutto ci ricorda che tanti simboli e concetti unificanti sono ancora vivi in noi, nel modo di parlare, negli spunti creativi, nelle nostre scelte. Per restituirci il significato di eventi quali l'abbattimento delle frontiere e l'adozione di una moneta unica, Jáuregui ci accompagna in un viaggio attraverso un mondo che ci appartiene, che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno e che nasconde aspetti sorprendenti. Ci fa riscoprire i miti e i personaggi che hanno incarnato lo spirito europeo. E lo fa da intellettuale eclettico, in grado di spaziare fra le discipline, di stimolare mille curiosità, di ignorare distinzioni manichee; di non cadere, soprattutto, nella trappola di un fuorviante eurocentrismo.
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