Storia di Elisabetta
Stefanaconi è un piccolo comune nell'entroterra calabrese, vicino a Vibo Valentia. All'inizio degli anni Ottanta il consiglio comunale viene sciolto per infiltrazioni mafiose e la giunta successiva cade ancor prima di cominciare ad amministrare, causa l'ineleggibità del sindaco al cui attivo figura una condanna per truffa. Nel 1994, dopo una campagna elettorale segnata da attentati e intimidazione, è eletta Elisabetta Carullo, una donna di ventisette anni a capo di una lista di giovani indipendenti di sinistra. Con voto coraggioso la popolazione volta pagina e dice no alla mafia, sì alla civile convivenza. E' questa una storia grande che comincia quasi per gioco il cui segno profondo è proprio il continuo intrecciarsi del piccolo con il grande mondo: un gruppo di giovani vuole una vita nuova e dichiara guerra al potere delle antiche cosche; una donna denuncia le proprie fragilità, ma forte del suo desiderio, occupa lo spazio lasciato vagante dai grandi partiti riuscendo a realizzare grandi progetti. Così con le armi di cui chiunque dispone, una giovane del sud ha condotto la sua lotta di amministratrice cercando di creare le condizioni necessarie per dar vita alla coscienza civile che nasce dalla voglia di reagire. Un appassionato dialogo fra due donne animate dalla stessa passione politica che si trasforma in uno specchio che riflette l'agire del mondo.
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