Breviario per un'etica quotidiana
Le scelte cui ci troviamo di fronte riguardano molto spesso azioni - individuali o collettive, private o pubbliche - le cui conseguenze ricadono sugli altri. La complessità di simili scelte rientra in quel vasto campo di riflessione filosofica, ma anche di semplice pratica quotidiana, che è la morale, in cui sorgono urgenti interrogativi su che cosa sia giusto o sbagliato fare, su quali comportamenti sia doveroso seguire e quali evitare. La ricerca di soluzioni a quesiti di tale portata crea la necessità di individuare principi ultimi di giustificazione del nostro agire che possiamo accettare come veri, plausibili, o anche soltanto più plausibili di altri.Uno di questi principi potrebbe essee quello per cui si deve agire sempre in modo da incrementare la felicità generale. Questa, in estrema sintesi, è l'idea primaria dell'utilitarismo classico, dottrina etico-politica che, nel solco di intuizioni più antiche, si è sviluppata nell'Inghilterra dell'Ottocento con pensatori come Jeremy Bentham, John Stuart Mill e Henry Sidgwick. Le sue implicazioni hanno suscitato un vivace dibattito che ha animato e anima ancora il nostro secolo, risorgendo sempre, scrive Pontara, "dalle sue ceneri, come una fenice con nuove forze e ali più potenti".Breviario per un'etica quotidiana approfondisce in maniera chiara e illuminante la tesi utilitaristica, sonda varie alternative possibili, tocca altri temi decisivi quali il valore della felicità, della vita, della conoscenza, dell'identità e dell'autonomia personali, la responsabilità verso gli animali e le genrazioni future, la giustizia retributiva e distributiva, l'uguaglianza e la libertà.
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