Oltre la paura
Depressione, panico e fobie: sull'argomento sono stati spesi fiumi di parole. All'interno della folta schiera di specialisti, varie correnti si confrontano di continuo sul "male oscuro": c'è chi propone il ricorso ai farmaci, chi alla psicoterapia. Sovrastato dal dibattito tra medici, illustri malati e mezzi d'informazione , colui o colei che in prima persona vive il disagio, rischia di sentirsi isolato, incompreso, incapace di trovare un sollievo immediato. Questo libro ci presenta la vicenda autobiografica di un'appartenente al "popolo di disperati", secondo l'affettuosa definizione dell'autrice stessa; è la narrazione di una quotidianità difficile, fatta di piccoli problemi e grandi paure. Se è vero che di depressione non si muore, è però essenziale imparare a conviverci. Tale esperienza è raccontata con assoluta autenticità e grande ironia nella prima parte del volume, già pubblicata con il titolo I ponti sulla paura: un libro che ha fatto conoscere al pubblico italiano Rosèlia Irti, guadagnandole la simpatia di tanti lettori che si sono rivolti a lei per avere consigli o, semplicemente, conforto. Nella seconda parte l'autrice continua a narrare se stessa, ripercorrendo anche, non senza stupore, la vicenda singolare del primo libro, del "filo diretto" che ne è nato con la moltitudine di persone accomunate da un'unica sofferenza. Un filo che ancora non si è spezzato, forse perché qui non si offrono soluzioni, facili o difficili che siano, e neppure un'ovvia compassione, ma soltanto esperienze vissute e un forte messaggio di speranza: si può andare "oltre la paura".
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