Abusi
C'è l'altra faccia della globalizzazione, che occidentalizza il pianeta e lo avviluppa in una rete sempre più stretta di comunicazioni e consumo. C'è il Sud del mondo che di questa globalizzazione è riserva di lavoro servile, discarica di corpi affamati e dimenticati.Alphonso Lingis, filosofo americano, ha vagato fra Manila, Città del Messico, Bangkok, Cuzco, Dacca, Managua, Manaus cercando un contatto umano, corporeo, con queste vittime dalle radici culturali profonde e arcane, tentando disperatamente di spogliarsi dalla superficialità e dall'arroganza con cui i bianchi tengono tre quarti dell'umanità in condizioni di schiavitù culturale oltre che economica.Diario di viaggio, saggio di riflessione e indagine antropologica, 'Abusi' porta il lettore a contatto con la fisicità dell'allucinazione disperata di chi, in atmosfere esotiche, si prostituisce realmente e metaforicamente, di chi è costretto a viaggiare sempre in terza classe. Dai racconti di vita dei travestiti filippini e dei piccoli spacciatori tailandesi all'agonia dei profughi del Bangladesh, dalla distruzione senza fine delle culture maya e inca alla commercializzazione dell'esotismo a Bali e del sesso a Bangkok, Lingis ci conduce nei gironi più tormentati dell'inferno dei corpi vinti, muti, violentati, torturati e venduti, che gridano una vendetta che non vogliamo udire.
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