Poesia senza kuore
In questa antologia ci si dichiara senza kuore, a scorno di quel dettatore che detta dentro da dittatore. Ed ecco la giusta sordina alle liriche romanze, ai birignao dell'io. Senza cedimenti, quindi, senza indulgenze alla melassa verbale che ci viene propinata da ogni dove, oggi, dai talk show televisivi e radiofonici, o da rubriche e trasmissioni d'opinione e di commento ai fatti politici del giorno, sempre più spesso di coro e di supporto alle istanze del "partito dell'amore". La poesia senza kuore "rima contro", mobilitando tutte le armi a sua disposizione dall'haiku al collage verbale, dalla poesia sonora al funambolismo metrico, dal dialetto alle lingue altre, dalla poesia senza versi a quella visiva, dall'invettiva allo spartito per performance. Armi leggere, certo, ma di grande precisione culturale, che riescono a colpire spietatamente al kuore il poetese attuale e la stanca ideologia che trascina con sé, fatta di caramelloso sentimentalismo, di fastidioso culto dell'io, in definitiva portatrice di una visione del mondo inautentica e depistante a fronte di una realtà, come quella odierna italiana, dove la parola cultura sembra aver perso ogni possibile significato. Opportunamente disposti alfabeticamente, dalla B alla Zeta, i ventotto autori qui proposti rappresentano uno spaccato di quanto di meglio oggi si possa leggere nel panorama attuale italiano della produzione poetica.
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