Esodo ovvero contrabbando di know-how dalle piramidi a Gerusalemme
La comparsa improvvisa del Dio d'Israele sulla scena del mondo si pone senza dubbio tra gli eventi più importanti nell'evoluzione del pensiero occidentale. Di Yawè la Bibbia, o meglio il Libro dell'Esodo, costituisce in pratica l'atto di nascita, avvenimenti accompagnati dal verificarsi di fenomeni soprannaturali, generalmente visti dai commentatori sotto le ottiche opposte di un'acritica accettazione - un atto di fede - o di un globale e scettico rifiuto - come puro mito - dei miracolosi fatti narrati. In una posizione distante sia da questo che da quella, L. bat Adam propone un'interpretazione razionale delle prodigiose vicende bibliche. Mose, qui considerato personaggio storico, disponeva secondo ogni apparenza di mezzi eccezionali totalmente ignoti ai suoi seguaci. Alcune di tali manifestazioni mostrano caratteristiche proprie di tecnologie ufficialmente sconosciute all'epoca. Questo libro intende dimostrare non solamente che quelle anacronistiche conoscenze e tecnologie preesistevano in Egitto, ma anche che vennero indebitamente in possesso di Giuseppe (l'ebreo che divenne governatore d'Egitto) e che in seguito, alla vigilia dell'Esodo, furono sottratte, parte dalla tomba di Giuseppe e parte da un antico tempio, dallo stesso Mose, il quale se ne servì come di strumenti divini concessigli da Yawè. In primis, l'Arca dell'Alleanza.
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