Il viaggio di Shakespeare
Uno Shakespeare ventenne, che nell'estate del 1584 salpa dal porto di Dover alla volta dei Paesi Bassi, terra tumultuosa e contesa tra olandesi e spagnoli, sconvolta dal recente assassinio di Guglielmo il Taciturno. Rotterdam, Leida, Amsterdam, la Frisia e poi la Germania fino ad Amburgo, la Danimarca, Copenaghen, sono le città e i paesaggi che fanno da sfondo all'umanità varia che il giovane incrocia lungo il suo cammino: spie spagnole e patrioti olandesi, mercanti ebrei e predicatori riformisti, raffinati intellettuali e sanguinari uomini d'arme, giovani vergini suicide e smaliziate prime donne di compagnie teatrali. Un lungo viaggio iniziatico, nel corso del quale il giovane poeta incontra praticamente tutto quello che riverserà nella sua opera, ben sapendo che "le propensioni di un carattere si deducono tutte da un certo numero di sentimenti, così come con poche cifre è possibile scrivere tutti i numeri". Un romanzo picaresco, la più esuberante delle opere di Léon Daudet, in cui la qualità dello stile e il talento visionario s'intrecciano al ricordo dello Shakespeare di Victor Hugo e all'intuizione della critica moderna.
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