Gli occhi di Luca
Luca, padre di Demetrio, accompagna il figlio dislessico in un centro ospedaliero infantile. Qui avviene l'incontro con Andrea, un bambino affetto da una grave patologia, e con i suoi genitori. Frequentando il centro, poco alla volta Luca prende coscienza della necessità di contestualizzare i propri problemi: l'angoscia legata alla malattia del figlio è forse esagerata se confrontata con lo scenario di grande sofferenza di tanti altri giovani pazienti: "per non morire devi farti contagiare un po' dal male, a piccole dosi, così come con i vaccini". Sullo sfondo affiorano i ricordi, uno spaccato di provincia, gli anni della contestazione, le musiche, i film, le conversazioni e i libri che riassumono una giovinezza. Romanzo incentrato sul dolore e l'insensatezza della malattia infantile come spunto per la ricerca di un senso del proprio percorso umano, professionale, familiare.
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