Il cittadino ideale
Shaw discorre e sentenzia, inveisce, ammaestra, provoca, seduce in questi tre discorsi inediti riferiti in altrettante conferenze tenute a Londra fra il 1906 e il 1937. Nel primo, sviluppa una concezione dinamica e vitalistica della religione, che riesca a distruggere il male, grazie alla divina mediazione dell'intelletto. Nel secondo discorso, che dà il titolo a questa raccolta, Shaw descrive una forma di socialismo puro, radicato nella condivisione non solo dei beni materiali ma anche dei progetti e dei valori, per conseguire una felicità autenticamente umana. L'ultimo è infine il fervido omaggio di Shaw al premio Nobel Albert Einstein, "il più grande dei contemporanei".